Archivi del mese: giugno 2020

Nebbia errante Ondeggia il respiro Insicurezza

Cala il buio Malinconica noia Monotonia

Caldo meriggio tranquillità sorniona Sonno d’un gatto

Nulla si muove nella calura estiva Riposa il vuoto

E quella sera il gioco degli sguardi La seduzione

Suona il tocco Un ronzio bronzeo resta nell’aria

Rabbuia il cielo grande ansietà d’attesa Burrasca estiva

Pigra calura volo di calabrone Nulla accade

All’improvviso si incontra la notte Verso l’ignoto

Autunno uggioso Aggrappate ai rami gocce di pioggia

Tremore d’aria Ancora una volta la primavera

Fuori la neve Stancano i silenzi voglia di niente

Pioggia sottile muta in fiocchi di neve Ancora inverno

E si fa sera Nel centro della cruna passa il filo

Eco di passi rintocchi di bastone Solitudine

Sulla panchina di un giorno qualunque Tocco d’autunno

Declina il giorno Nella malinconia sospeso il tempo

Sul vetro freddo controluce d’inverno Un volto un nome

Sui campi arati indugia un sole bianco Monotonia

Ultimo autunno Rivolta verso il sole stanca la foglia

Luci ed ombre Nel respiro dell’alba spunta il sole

Le notti bianche Nuvole per viaggiare un sogno breve

Fiocca la neve Il fiato sulla bocca ed il silenzio

Alidi cardi sfumati di violetto Tardo autunno

Il nuovo giorno nel silenzio il silenzio Cherofobia

Cielo cenere rovesciato sul mare Giorno d’inverno

Modella il vento i crinali di sabbia Spiagge d’inverno

Copre il muschio cicatrici di roccia Stasi e vita

Mare d’inverno Alti e lenti i gabbiani nel cielo grigio

Gela la riva raggricciato il ruscello Tempo d’inverno

Bava di vento Resta incerta sul ramo la foglia secca

Tempo d’autunno Su un guanciale di muschio le foglie gialle

Stagione spoglia la natura in letargo Stanche illusioni

Chioma del bosco raggi obliqui di sole Rosso d’autunno

Nebbie d’autunno nel silenzio il vuoto Evanescenza

Alberi nudi si specchiano nell’acqua Giorni d’autunno

Un vecchio sasso che l’acqua ha travolto Posa sul fondo

Lungo il cammino prima che sia l’autunno Stato di quiete     

Preme l’inverno Barca tirata a secco sull’arenile

Spente le stelle Nel fondo della notte un buco nero

Bosco d’autunno Occhiatine di sole e ciclamini

Prati d’inverno I passi nella sera oltre il confine

Notte stellata Davanti il silenzio Solitudine

Ultimo autunno Come grappolo secco legato al tralcio

Strada del bosco Le foglie accartocciate crocchiano al passo

Sul campanile Venuto a sera il giorno suonò il tocco

Fermo l’attimo Nell’ambra imprigionata una farfalla  

Sul ramo nudo indecisa la foglia Labile autunno