Archivi del mese: Maggio 2012

Tra sassi e rocce fragoroso il torrente Nevi al disgelo

Nel prato verde saltano cavallette Banchetta il gheppio

Fresca la sera tacciono le cicale Roche le rane

Volano lievi evanescenti pappi Neve di maggio

Sui rami spogli passeri infreddoliti Nebbiosa l’alba

Nel focolare brace stanca ormai spenta La notte indugia

Cremisi il mare assetato di luce Il cielo imbruna

Sibila il vento Sul crinale imbiancato sbuffi di neve

Sul davanzale di una baita diruta Sbocciano fiori

Rotola a valle l’onda dell’imbrunire Chiare le cime

Sottile e rada pioggia di primavera Rinfresca il prato

Come se inverno mi camminasse accanto Mestizia opaca

Lungo il cammino Tenendosi per mano per non perdersi

Sole al mattino In stilla di rugiada brilla raccchiuso

Dal bianco inverno Quasi in punta di piedi la primavera

Il primo bacio notte audace di luna Timida avvampi

Ultimo sole Sull’erba nei capelli fili di paglia

Battono al vespro i rintocchi del tempo Grida e silenzi

Giornata grigia Forse oltre le nuvole la primavera

Ansie e timori Nella brezza di mare sfumano lievi

Sulla scogliera Ruba la luce al sole gialla ginestra

In riva al mare Del sole all’imbrunire amo l’abbraccio

Crolla la volta della caverna buia Raggi di luna

Disperde il vento nubi di primavera Si vela il cielo

Con te stasera Solo chiaro di luna altro non chiedo

Colmo di fiori un prato senza nome Spoglio il ciliegio